Raggiunto l’accordo sul regolamento europeo sulle cripto-attività (MiCA)

Il 30 giugno la presidenza del Consiglio europeo e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio in merito alla proposta di regolamento relativo ai mercati delle cripto-attività (MiCA) per quanto riguarda gli emittenti di cripto-attività non garantite, le stablecoin, le piattaforme di negoziazione e i wallet.

Diversamente da quanto previsto, non è stato espresso alcun sindacato sul proof-of-work. Per contro, il regolamento prevede diverse novità di rilievo:

  • i fornitori di servizi per le cripto-attività dovranno rispettare requisiti rigorosi per proteggere i wallet dei consumatori;
  • gli operatori del mercato crypto saranno tenuti a dichiarare le informazioni sulla loro impronta ambientale e climatica; inoltre, entro due anni la Commissione europea dovrà presentare una relazione sull’impatto ambientale delle cripto-attività e sull’introduzione di norme minime di sostenibilità obbligatorie per i meccanismi di consenso;
  • l’Autorità bancaria europea (ABE) sarà incaricata di tenere un registro pubblico dei fornitori di servizi per le cripto-attività non conformi;
  • la normativa aggiornata antiriciclaggio (AML) si applicherà anche alle cripto-attività;
  • i fornitori di servizi per le cripto-attività avranno bisogno di un’autorizzazione per operare all’interno dell’UE.

Considerato anche il recente andamento del mercato delle stablecoin, il MiCA chiederà agli emittenti di stablecoin di costituire una riserva sufficientemente liquida, con un rapporto 1/1 e in parte sotto forma di depositi.

Ogni titolare di cosiddetti stablecoin potrà chiedere un rimborso all’emittente in qualsiasi momento e gratuitamente e le norme che disciplinano il funzionamento della riserva garantiranno anche una liquidità minima adeguata. Inoltre, tutti i cosiddetti stablecoin saranno soggetti alla vigilanza dell’Autorità bancaria europea (ABE), dato che la presenza dell’emittente nell’UE è un presupposto per qualsiasi emissione.

Lo sviluppo di token collegati ad attività basati su una valuta non europea sarà limitato per preservare la sovranità monetaria europea.

Nessuna disposizione invece per quel che riguarda gli NFT, i quali saranno esclusi dall’ambito di applicazione, a meno che rientrino nelle categorie di cripto-attività esistenti.

Ricordiamo che la proposta MiCA era stata presentata dalla Commissione europea il 24 settembre 2020 come parte di un pacchetto di norme sulla finanza digitale «inteso a sviluppare un approccio europeo che promuova lo sviluppo tecnologico e garantisca la stabilità finanziaria e la protezione dei consumatori», tra cui una strategia in materia di finanza digitale, un atto sulla resilienza operativa digitale (DORA), e una proposta sul regime pilota per applicazioni wholesale di tecnologie DLT.

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