Bitcoin – la principale valuta digitale al mondo – ha perso circa il 65% del suo valore nel corso degli ultimi 12 mesi. Nel giro di poche ore (e precisamente nel corso della mattinata del 13 Giugno 2022) ha perso il 17% del suo valore complessivo toccando la soglia di 24mila dollari. Più in generale, solo quattro volte nella storia Bitcoin ha scambiato al di sotto degli attuali livelli.
Si tratta di un fenomeno che evidenzia come anche le cryptovalute siano del tutto sensibili a fenomeni quali inflazione e incremento dei tassi di interesse.
Ed è proprio l’attuale trend inflativo ad incidere in maniera preponderante. Gli investitori temono un ulteriore incremento del livello di inflazione che – a sua volta – innalzerebbe il rischio di una recessione e più in generale incrementerebbe il livello di incertezza sulla situazione economica globale.
Questa percezione ha portato ad una grande dismissione di asset digitali e, di conseguenza, al crollo del valore di Bitcoin e della maggior parte della altre criptovalute.
Va peraltro sempre sottolineato che il mercato delle criptovalute è particolarmente soggetto ad alti livelli di volatilità (dinamica peraltro peculiare di tutti gli asset speculativi) e l’incertezza che circonda la situazione economica globale ha agito da propulsore alla vendita ponderosa di valute digitali.
Tuttavia, secondo una cerchia tutt’altro che marginale di analisti di settore, questa traiettoria è destinata a registrare una decisa inversione di tendenza nei prossimi mesi. Secondo ARK Investment Management, nonostante le attuali oscillazioni Bitcoin presenta prospettive “neutrali-rialziste”. A supporto di ciò la valutazione degli indicatori che non hanno ancora toccato i minimi assoluti.
Tra questi rientra infatti il c.d. MVRV ratio, ovvero il rapporto tra il capitale realizzato e la base di costo delle entità che detengono titoli per un periodo di tempo diverso. ARK precisa a tale riguardo che:
Storicamente, i bottom ciclici si verificano quando il MVRV dei detentori a breve termine supera il MVRV dei detentori a lungo termine.
Poiché la predetta condizione non è stata ancora registrata, è dunque del tutto verosimile che si debba ancora attendere per verificare se le (ottimistiche) previsioni degli analisti pro-Bitcoin si riveleranno o meno fondate; tuttavia, sembrerebbe andare nella direzione di questa teoria la lettura della performance di Bitcoin che negli ultimi giorni (i.e., settimana 4-9 Luglio 2022) è tornato ad over-performare rispetto all’oro.
Secondo taluni osservatori l’aumento di Bitcoin dell’ultima settimana e la performance di Bitocin vs Oro sono fenomeni ascrivibili al fatto che la maggior parte del deleveraging nel mercato delle criptovalute sia vicino al termine.