Decentralized Finance: la nascita di AssoDefi e della prima DAO Italiana

L’interesse per il mondo della c.d Decentralized Finance è in costante aumento, con un sempre maggior numero di operatori e casi d’uso.

Anche sula scorta di questo trend, lo scorso Giugno è nata Assodefi, un’associazione che si propone di promuovere, sviluppare e perseguire finalità culturali inerenti alla finanza decentralizzata, il metaverso e le nuove tecnologie, comprese quelle basate su registri distribuiti (DLT – Distributed Ledger Technologies).

Assodefi è un’associazione caratterizzata dalla totale digitalizzazione degli strumenti operativi a supporto ivi inclusa l’interfaccia di accesso e – tra gli aspetti più significativi – si registra l’introduzione di una DAO (Decentralized Autonomous Organization). La DAO fa leva sulla tecnologia blockchain e serve a gestire alcune decisioni/attività dell’Associazione da parte degli associati e di stakeholder che vogliano partecipare alle iniziative dell’Associazione pur non essendo formalmente associati.

Si tratta più in particolare di X20 DAO, ovvero il primo esperimento di DAO societaria italiana nella quale la partecipazione e l’interazione tra i partecipanti sono governati attraverso ricorso a c.d governance token.

La blockchain si sta infatti rivelando (sempre più) tecnologia in grado di incidere in maniera sostanziale proprio sulla gestione dei processi di Governance abilitando la possibilità di stabilire organizzazioni il cui funzionamento non debba necessariamente passare dalla presenza di un organo centrale di controllo e coordinamento.

Una DAO è dunque un’organizzazione governata da automatismi (i.e., codice) che fanno leva sugli smart contract e non richiedono quindi l’intervento umano. Questi automatismi (vale a dire le regole che determinano il funzionamento dell’Organizzazione) sono proposti dagli aderenti all’Organizzazione stessa e sottoposti a votazione e – in caso di approvazione – sono implementati.

Naturalmente, automatismi e regole che sono alla base del funzionamento dell’Organizzazione sono archiviati sulla blockchain così come tutte le operazioni/ transazioni completate.

Le due caratteristiche peculiari di una DAO sono dunque:

  • Decentralizzazione: non esiste un organo centrale di governo
  • Autonomia: la DAO funziona da sola sulla base delle regole implementate

In tal senso, lo stesso Bitcoin sostanzia un primo (quantomeno in senso cronologico) esempio di DAO: è un sistema decentralizzato e coordinato da un protocollo di consenso senza gerarchia tra i partecipanti nell’ambito del quale il protocollo di Bitcoin definisce le regole dell’Organizzazione.

L’obiettivo dell’Organizzazione – nel caso di Bitcoin – è naturalmente conservare e trasferire valore senza un’entità centrale che coordini il sistema.

Le applicazioni DAO sono invero già numerose e trovano spazio anche in ambiti di matrice tutt’altro che tecnologica. Ad esempio, DisCo è un’organizzazione sociale che riunisce imprese sociali e ambientali e utilizza un impianto DAO per garantire la corretta amministrazione dei fondi raccolti per l’espletamento delle attività dell’organizzazione.

Calaxy invece è una piattaforma che permette a creator di qualsiasi settore di emettere dei token legati al proprio personal brand e valutarli nel mercato. Questo genere di DAO permette di gestire i propri credits, sulla piattaforma chiunque può comprare i token legati a un creator e usarli per sbloccare contenuti o rispondere a sondaggi e input del creator stesso. 

In chiusura, per via della loro versatilità le DAO sono una risorsa da agire per organizzazioni di natura/ aventi obiettivi diversi tuttavia – come di sovente accade quando si trattano tecnologie di frontiera – il contesto normativo di riferimento è tutt’altro che definito ed è facile prevedere che questo fattore possa costituire una limitazione significativa allo sviluppo futuro delle DAO.

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